Omelia della Domenica della Divina maternità di Maria (VI di Avvento, C) 23/12/18

DOMENICA DELL’INCARNAZIONE

o della Divina Maternità della Beata Vergine Maria – Solennità del Signore

Lettura
Lettura del profeta Isaia 62, 10 – 63, 3b

In quei giorni. Isaia disse: «Passate, passate per le porte, / sgombrate la via al popolo, / spianate, spianate la strada, / liberatela dalle pietre, / innalzate un vessillo per i popoli».
Ecco ciò che il Signore fa sentire / all’estremità della terra: / «Dite alla figlia di Sion: / “Ecco, arriva il tuo salvatore; / ecco, egli ha con sé il premio / e la sua ricompensa lo precede”. / Li chiameranno “Popolo santo”, / “Redenti del Signore”. / E tu sarai chiamata Ricercata, / “Città non abbandonata”».
«Chi è costui che viene da Edom, / da Bosra con le vesti tinte di rosso, / splendido nella sua veste, / che avanza nella pienezza della sua forza?». / «Sono io, che parlo con giustizia, / e sono grande nel salvare». / «Perché rossa è la tua veste / e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel torchio?». / «Nel tino ho pigiato da solo / e del mio popolo nessuno era con me».

Salmo
Sal 71 (72)

® Rallegrati, popolo santo; viene il tuo Salvatore.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore. ®

Scenda come pioggia sull’erba,
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. ®

Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra. ®

Epistola
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 4, 4-9

Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Luca 1, 26-38a

In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

 

Questa domenica pre natalizia abbandona i temi dell’avvento e dell’attesa per anticipare quelli del compimento e della promessa mantenuta.

Si potrebbe pensare che questa solennità metta al centro Maria con la sia missione e la sua figura, ben chiara nel conosciutissimo brano evangelico dell’annunciazione; e invece questa festa è una festa tutta sbilanciata sulla rivelazione del mistero di Dio che si compie entrando nel mondo attraverso la porta della vita, santa e immacolata, di Maria e della sua disponibilità.

Anche la lettura profetica ci invita a guardare alla “figlia di Sion”, tradizionalmente riconosciuta come nuova Gerusalemme e come Maria, come a riferimento indispensabile grazie al vessillo piantato in essa: proprio questo segno tinto di rosso (richiama al sangue versato e al vino) perchè pigiato in solitudine (il sacrificio del Messia) diventa il richiamo per tutti i popoli perché si riconoscano in esso “popolo santo” e “redenti dal Signore”. Solamente uno sguardo rivolto in alto e attento, alimentato dall’attesa continuamente rinnovata dai profeti, riconosce la venuta di questo vessillo che noi possiamo riconoscere come “vessillo di un re crocifisso”.

L’amabilità e l’intesa di cui parola Paolo, poi, sono il frutto o la conseguenza di questo riconoscersi redenti e popolo santo: l’opera di Dio veramente agisce in noi in maniera misteriosa e reale solamente se, stimolati anche dall’esempio delle guide nella fede, assecondiamo la volontà di Dio fidandoci di Lui e quindi ricercandola quotidianamente proprio come pane di ogni giorno. Tutto questo è possibile grazie alla preghiera che è dialogo incessante e supplica accolta da Dio stesso che risponde donando la sua pace.

Proprio come Maria siamo invitati a fare anche noi, fidandoci di quel messaggio di speranza che sempre il Padre ci invia e ha pronto per ciascuno di noi; quel messaggio di speranza che racchiude con chiarezza quel “che cosa devo fare” per mettere in pratica la volontà di Dio. E proprio quando guardiamo a Maria ci accorgiamo che Il Padre non ha chiesto di rinunciare al proprio sogni, semmai ha ampliato il suo sguardo e ha portato la sua vocazione nel cuore del mondo; Infine questa volontò del Padre è sempre per l’uomo, mai contro di esso: dunque possiamo davvero fidarsi è possiamo lanciarci in queste ricerca perché ne vale la pena, perché così ogni nostra esistenza porterà in se stessa il “segreto” del Natale di Gesù, il segreto della sua Presenza in noi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.