La Parola che conta: Lunedì 3 dicembre 2018
Lunedì della III settimana di Avvento
Geremia
Lettura del profeta Geremia 3, 6a; 5, 15-19
In quei giorni. Il Signore mi disse: «Ecco, manderò da lontano una nazione / contro di te, casa d’Israele. / Oracolo del Signore. / È una nazione valorosa, / è una nazione antica! / Una nazione di cui non conosci la lingua / e non comprendi che cosa dice. / La sua faretra è come un sepolcro aperto. / Sono tutti prodi. / Divorerà le tue messi e il tuo pane, / divorerà i tuoi figli e le tue figlie, / divorerà le greggi e gli armenti, / divorerà le tue vigne e i tuoi fichi, / distruggerà le città fortificate, / nelle quali riponevi la tua fiducia. / Ma anche in quei giorni / – oracolo del Signore – / non farò di voi uno sterminio». / Allora, se diranno: «Perché il Signore Dio ci fa tutto questo?», tu risponderai loro: «Come avete abbandonato il Signore per servire nella vostra terra divinità straniere, così sarete servi degli stranieri in una terra non vostra».
Salmo
Sal 101 (102)
® Sorgi, Signore, e abbi pietà di Sion.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici,
furenti imprecano contro di me.
Cenere mangio come fosse pane,
alla mia bevanda mescolo il pianto;
per il tuo sdegno e la tua collera
mi hai sollevato e scagliato lontano. ®
I miei giorni declinano come ombra
e io come erba inaridisco.
Ma tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo di generazione in generazione. ®
Ti alzerai e avrai compassione di Sion:
è tempo di averne pietà.
Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria. ®
Profeti
Lettura del profeta Zaccaria 3, 6. 8-10
In quei giorni. L’angelo del Signore dichiarò a Giosuè: «Ascolta, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi sono un segno: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. Ecco la pietra che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono su quest’unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione – oracolo del Signore degli eserciti – e rimuoverò in un solo giorno l’iniquità da questo paese. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico».
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 13, 53-58
In quel tempo. Terminate le parabole, il Signore Gesù partì di là. Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Geremia è il profeta “scomodo”, quello che annuncia la prova più dura: il popolo “assaggerà” direttamente la prova dell’infedeltà e dell’abbandono essendo trascinato lontano dalla propria terra e strappato dalle proprie radici.
Zaccaria annuncia la venuta del servo di Dio Germoglio: è il frutto della stirpe di Davide che porta la pace e porta una società e una vita rinnovata.
Gesù è questo germoglio che viene come “pietra di scandalo” perché non secondo i criteri di potenza e di potere propri del mondo: viene per i cuori pronti a riceverlo e pronti a lasciarci cambiare.
Lascia un commento