La Parola che conta: Lunedì 19 novembre 2018
Lunedì della I settimana di Avvento
Geremia
Lettura del profeta Geremia 1, 4-10
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: / «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, / prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; / ti ho stabilito profeta delle nazioni». / Risposi: «Ahimè, Signore Dio! / Ecco, io non so parlare, perché sono giovane». / Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”. / Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò / e dirai tutto quello che io ti ordinerò. / Non aver paura di fronte a loro, / perché io sono con te per proteggerti». / Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano / e mi toccò la bocca, / e il Signore mi disse: / «Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. / Vedi, oggi ti do autorità / sopra le nazioni e sopra i regni / per sradicare e demolire, / per distruggere e abbattere, / per edificare e piantare».
Salmo
Sal 73 (74)
® Il profeta annuncia la salvezza del Signore.
O Dio, perché ci respingi per sempre,
fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
Ricòrdati della comunità
che ti sei acquistata nei tempi antichi. ®
Hai riscattato la tribù che è tua proprietà,
il monte Sion, dove hai preso dimora.
Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel santuario. ®
Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome;
pensavano: «Distruggiamoli tutti».
Hanno incendiato nel paese tutte le dimore di Dio. ®
Fino a quando, o Dio, insulterà l’avversario?
Il nemico disprezzerà per sempre il tuo nome?
Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la tua destra?
Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,
ha operato la salvezza nella nostra terra. ®
Profeti
Lettura del profeta Abacuc 1, 1; 2, 1-4
Oracolo ricevuto in visione dal profeta Abacuc. / Mi metterò di sentinella, / in piedi sulla fortezza, / a spiare, per vedere che cosa mi dirà, / che cosa risponderà ai miei lamenti. / Il Signore rispose e mi disse: / «Scrivi la visione / e incidila bene sulle tavolette, / perché la si legga speditamente. / È una visione che attesta un termine, / parla di una scadenza e non mentisce; / se indugia, attendila, / perché certo verrà e non tarderà. / Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, / mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 4, 18-25
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Ogni cristiano, grazie al battesimo, ha una sua vocazione e identità profetica: proprio l’inizio del libro di Geremia ce lo ricorda con parole poetiche e profonde. Il profeta è colui che, con lo sguardo illuminato dalla fede, porta un messaggio non suo e abita il presente guardando al domani con speranza.
Ogni cristiano, poi, è anche sentinella: proprio come detto nel brano di Abacuc, una sentinella che è in attesa delle parole di verità, di giudizio e di speranza. E questa attesa è tipica di colui che vive come giusto per la fede.
Ogni cristiano, infine, è anche colui che è chiamato a seguire Gesù: proprio il Maestro viene ogni giorno a ricordarci questa vocazione particolare che ci invita a occupare un posto speciale nel mondo, quello dell’essere testimoni e “pescatori di uomini”, cioè testimoni della salvezza e della speranza.
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