La Parola che conta: Martedì 5 dicembre 2017
Martedì della IV settimana di Avvento
Ezechiele
Lettura del profeta Ezechiele 16, 1. 3a-3b. 44-47. 57b-63
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme:
Ecco, tutti quelli che usano proverbi diranno di te: “Quale la madre, tale la figlia”. Tu sei degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno abbandonato il marito e i loro figli. Vostra madre era un’Ittita e vostro padre un Amorreo. Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra. Tua sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita alla tua destra. Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta.
Perché ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti deridono da ogni parte? Tu stai scontando la tua scelleratezza e i tuoi abomini. Oracolo del Signore Dio. Poiché così dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, perché hai disprezzato il giuramento infrangendo l’alleanza. Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ricorderai la tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole, che io darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza. Io stabilirò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto». Oracolo del Signore Dio.
Salmo
Sal 79 (80)
® Guarda dal cielo, o Dio, e visita questa vigna.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Seduto sui cherubini, risplendi
davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse. ®
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.
O Dio, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. ®
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. ®
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. ®
Profeti
Lettura del profeta Osea 1, 6 – 2, 2
In quei giorni. La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea: / «Chiamala Non-amata, / perché non amerò più la casa d’Israele, / non li perdonerò più. / Invece io amerò la casa di Giuda / e li salverò nel Signore, loro Dio; / non li salverò con l’arco, con la spada, con la guerra, / né con cavalli o cavalieri». / Quando ebbe svezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. E il Signore disse a Osea: / «Chiamalo Non-popolo-mio, / perché voi non siete popolo mio / e io per voi non sono. / Il numero degli Israeliti / sarà come la sabbia del mare, / che non si può misurare né contare. / E avverrà che invece di dire loro: / “Voi non siete popolo mio”, / si dirà loro: “Siete figli del Dio vivente”. / I figli di Giuda e i figli d’Israele / si riuniranno insieme, / si daranno un unico capo / e saliranno dalla terra, / perché grande sarà il giorno di Izreèl!».
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 19, 23-30
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
“Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ricorderai la tua condotta e ne sarai confusa”: Ezechiele garantisce, grazie alla promessa di Dio, che di fronte al perdono e alla fedeltà chi ha vissuto nella incostanza e nella infedeltà sarà sorpreso da tanta misericordia.
Per Osea la divisione del popolo è sempre portatrice di guai. Per questo lo stesso Signore profetizza un tempo nel quale susciterà nuova e vera unione, capace di far riconoscere a tutti di essere il popolo di Dio.
Il discorso sulla ricchezza come ostacolo alla salvezza e alla sequele non è solamente morale, è più profondamente spirituale. La richiesta di Gesù è quella di una rinuncia salutare per poter vivere non nella preoccupazione del possesso ma nella libertà del dono: solo così si sperimenta quel cento volte tanto promesso.
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