La Parola che conta: Giovedì della 3° settimana di Pasqua (26 aprile)

Lettura degli Atti degli Apostoli 9, 1-9

 In quei giorni. Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.

 

SALMO

 Sal 26 (27)

®  Tu sei la mia luce e la mia salvezza, Signore.

  Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura? ®

Quando mi assalgono i malvagi

per divorarmi la carne,

sono essi, avversari e nemici,

a inciampare e cadere. ®

E ora rialzo la testa

sui nemici che mi circondano.

Immolerò nella sua tenda sacrifici di vittoria,

inni di gioia canterò al Signore. ®

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 6, 16-21

In quel tempo. Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

La paura di Saulo e quella dei discepoli è la stessa: non sono certi di chi li sta chiamando o di chi stanno vedendo in realtà; è l’incertezza che provoca davvero brutti “scherzi” e tiene bloccata ogni decisione. Capita così anche a noi, ogni volta che dubitiamo della presenza di Gesù nella nostra vita, una presenza a volte nascosta nelle pieghe del quotidiano ma sempre pronta a farsi riconoscere ogni volta che ne abbiamo bisogno. Alleniamoci ad ascoltare la Sua Voce e a vedere la Sua Presenza perché il nostro viaggio sarà certamente difficile ma meno solitario e più sicuro, camminando con Lui e la sua compagnia.

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