La Parola che conta: Lunedì della 2° settimana di Pasqua (16 aprile)

Lettura degli Atti degli Apostoli 2, 41-47

In quei giorni. Coloro che accolsero la parola di Pietro furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

 

SALMO

Sal 26 (27)

®  Nella casa del Signore contempleremo il suo volto.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura? ®

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

e ammirare il suo santuario. ®

Ascolta, Signore, la mia voce.

Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il mio cuore ripete il tuo invito:

«Cercate il mio volto!».

Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 1, 35-42

In quel tempo. Giovanni stava là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo sul Signore Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa Maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

 

La vocazione di Simon Pietro è attraversata da due figure prima di approdare direttamente a Cristo: anzitutto dal fratello Andrea, che lo invita a incontrare il Messia, e prima di tutto (vale per Andrea) da Giovanni il Precursore, ultimo dei profeti e vero indicatore dell’Agnello di Dio. Tutto questo ci fa capire come siano importanti i nostri punti di riferimento per poter arrivare nella verità ad incontrare e riconoscere Gesù come importante, fondamentale per la nostra vita!

Gli Atti degli Apostoli descrivono la vita dei primi cristiani: stupisce la semplicità e la decisione del vivere insieme, l’attaccamento ai capi e ai predicatori, la condivisione anche materiale del pane quotidiano; è bello, poi, sentire, come godessero della simpatia e della stima di tutto il popolo. Dobbiamo imparare di nuovo anche noi questo stile delle prime comunità cristiane, sentendo che lo Spirito del Risorto ci aiuta a fare le scelte di stile e fodamentali giuste!

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