La Parola che conta: Venerdì 12 maggio 2017, IV settimana di Pasqua

LETTURA
Lettura degli Atti degli Apostoli  13, 44-52

Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: / “Io ti ho posto per essere luce delle genti, / perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”». Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

 

SALMO

Sal 41 (42) / 42 (43)

® Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

oppure

® Alleluia, alleluia, alleluia.

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela a te, o Dio.

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:

quando verrò e vedrò il volto di Dio? ®

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna,

alla tua dimora. ®

Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra,

Dio, Dio mio. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 7, 25-31

In quel tempo. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, compirà forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?».

 

Nessuna difficoltà o resistenza scoraggia gli Apostoli, nemmeno la chiusura dell’annuncio di fede nei confronti dei pagani. E così la Parola di Dio si diffonde ovunque e per tutti, offrendo felicità e salvezza e gioia nel condividere una visione della vita che non è fatalismo o fine a se stessa.

Non bisogna confidare unicamente sull’idea di Gesù e di Dio Padre che ci siamo fatti: occorre sempre fare la fatica di tornare alle origini per verificare che la nostra sia la vera fede e che essa sia anima dei nostri giorni, orientamento alle nostre decisioni, certezza della méta.

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