Settimana Santa 2017: “Fissare lo sguardo su Gesù” – Introduzione per Ado, 18-19enni & Giovani, lunedì 10 aprile 2017

O.S.D.S.

Settimana Santa 2017

Ingresso e Confessioni

 

“Fissando lo sguardo su Gesù”

 

Audizione:

Rara la vita in due… fatta di lievi gesti,
e affetti di giornata… consistenti o no,
bisogna muoversi… come ospiti… pieni di premure
con delicata attenzione… per non disturbare
ed è in certi sguardi che… si vede l’infinito
Stridono le auto… come bisonti infuriati,
le strade sono praterie…
accanto a grattacieli assolati,
come possiamo… tenere nascosta… la nostra intesa
ed è in certi sguardi… che s’intravede l’infinito
Tutto… l’universo… obbedisce… all’amore,
come… puoi tenere… nascosto… un amore.
ed è così… che ci trattiene… nelle sue catene,
tutto… l’universo… obbedisce… all’amore
Come possiamo… tenere nascosta… la nostra intesa
ed è in certi sguardi… che si nasconde l’infinito
Tutto… l’universo… obbedisce… all’amore
come… puoi tenere… nascosto… un amore,
ed è così… che ci trattiene… nelle sue catene
tutto… l’universo… obbedisce all’amore…
(obbedisce all’amore)

Da: Tutto l’universo obbedisce all’amore – F. Battiato

 

Introduzione

“Il tempo è denaro”: lo abbiamo visto settimana scorsa, concludendo i nostri cammini con la visione del film. Ora inizia un tempo “nuovo”, un tempo “sacro” nel quale, ancora una volta, il mondo si affaccia e guarda il mistero di Dio che si compie in un uomo: Gesù di Nazareth.

A noi è data questa possibilità: imparare, di nuovo, la misura dell’amore di Dio. “Come puoi tenere nascosto un amore?”: così ci ha introdotto l’audizione, così ora siamo invitati a “fissare lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento”. Ci mettiamo in ascolto della Parola che conta: solo da essa noi possiamo imparare, di nuovo, l’amore del Padre.

 

Acclamazione al Vangelo

Nella tua parola, noi,

camminiamo insieme a te:

ti preghiamo, resta con noi. (2 v.)

Luce dei miei passi, guida al mio cammino, è la tua Parola.

Nella tua parola, noi,…

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 11, 55 – 12, 11

In quel tempo. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?». Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo. Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

 

Spunti per la preghiera e l’esame di coscienza

«Che ve ne pare? Non verrà alla festa?»: la domanda dei Giudei è legittima, è di persone che hanno iniziato a conoscere e a interrogarsi su Gesù, proprio come noi. Ho in desiderio di incontrare Gesù? Perché? Voglio condividere con Lui questo tempo “speciale” della Settimana santa?

 

Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti: Il Maestro, prima di entrare a Gerusalemme per compiere la sua missione, si ferma qualche tempo in una casa amica, per ricevere e dare affetto, per respirare “aria di casa”, per dare e ricevere fede (ricordiamocelo: Dio non può compiere miracoli senza la nostra fede!). Nei momenti difficili in quali “rifugi” trovo conforto? Dove anch’io, come Gesù, vivo delle relazioni affettive significative, capaci di incoraggiarmi, sostenermi, volermi bene? Sono capace anch’io di essere una “casa amica”?

 

Tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo: questo riempimento è un simbolo e i padri della Chiesa, anche il nostro sant’Ambrogio, ha riconosciuto in questo profumo la fede che riempie quella casa, la casa degli amici di Gesù. Come sto a fede? Riempie la mia vita? Ho bisogno di questo tempo per “fare il pieno” e rinnovare il mio essere, anzitutto, amato da Gesù e quindi di seguirlo? Gesù non viene per “controllare” il livello della mia fede, ma per rinnovarla! Anche i discepoli hanno chiesto: “aumenta la nostra fede!”. Puoi essere anche la tua preghiera!

 

I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù: la risposta al bene non è sempre il bene, a volte la paura della novità o di “perdere consensi” e potere fa decidere di ricorrere a misure drastiche, come quella della morte. Di fronte a Gesù, alla sua testimonianza e alla sua offerta di salvezza come rispondo? Ho paura di coinvolgermi? Ho paura che mi chiesa “sempre di più”? ho da perdere qualcosa se decido di stare con Lui? Che cosa?

 

È il tempo difficile si stare con se stessi, fissando lo sguardo su Gesù: non sprechiamo questa occasione anche per accostarci alla misericordia del Padre! Lui ti aspetta!

 

 

Preghiera conclusiva

Signore Gesù,
voglio essere per te
come quel barattolino di olio di nardo
che Maria riversò sui tuoi piedi.
Voglio essere come nardo
per camminare con te,
amare con te le persone
che incontriamo quotidianamente;
voglio essere strumento di rivelazione
della tua presenza.
Dal mio profumo tutti devono sentire
che tu sei qui.
Dal mio profumo tutti si devono accorgere
della tua presenza,
del tuo amore.
Consumami tutto Signore,
non lasciare che nessuna goccia
vada sprecata.
Riversami dove tu vuoi;
fa’ che il mio agire,
il mio diffondere la tua presenza
parta sempre da te
e non avvicini amori fatui,
amori leggeri.
Io come quell’olio e come Maria
ho scelto la parte migliore
che non mi verrà tolta.
Aiutami ad afferrarti Gesù.
Non permettere che la vita
e i suoi buffi e strani andamenti
mi stacchino da te.
Ho trovato un tesoro,
una perla preziosa;
non posso sprecare
una così bella e grande occasione.

(Alessandro Galimberti, 1980-2004)

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