La Parola che conta: Lunedì della penultima settimana dopo l’Epifania (13 febbraio)
Lettura del Vangelo secondo Marco 10, 35-45
In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Come un vero Mestro, Gesù coglie l’occasione della richiesta di Giacomo e Giovanni per spiegare loro che la missione da compiere non è qualcosa che si è “inventato” lui stesso, ma l’ha ricevuta dal Padre: è Lui solo che conosce il destino di ciascuno perché scritto nella sua volontà buona per ciascuno.
Partecipare al calice e ricevere il battesimo può significare per i discepoli vivere la stessa identità di Gesù, rivelata nel momento del suo battesimo, quella cioè di Figlio Amato e prediletto ed essere solidali con il destino della sua vita donata per la salvezza del mondo.
E tutto questo senza presunzione e senza gareggiare gli uni con gli altri: tra noi noi sia proprio così! Sia la logica del dono, del servizio, dell’amore.
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