La Parola che conta: Martedì della 2° settimana dopo l’Epifania (17 gennaio)
Lettura del Vangelo secondo Marco 3, 22-30
In quel tempo. Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma il Signore Gesù li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Gesù è contestato con una accusa sciocca: scacciare il Male con lo stesso Male; anche ragiondandoci sopra è impossibile questo fatto! E così con pazienza e con una parabola spiega la sua Verità, perché la sua opera di guarigione e di liberazione è in nome e per conto di un altro potere, opposto: il Bene.
Ma Gesù avverte anche: non verrà rimesso il peccato di ostacolare a tutti i costi e all’infinito lpazione buona dello Spirito, inviato dal Padre; lo Sppirito agisce prima,meglio e più di noi ed è persino capace di ispirare chi non ha ancora conosciuto Cristo.
Dobbiamo rimanere vigilanti nel nostro agire, desiderare e pensare: il Maligno è accovacciato e nascosto e aspetta il momento opportuno per impiantare in noi dubbi o superbie che ci allontanano dalla fonte della grazia.
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