La Parola che conta: Venerdì della 1° settimana dopo l’Epifania (13 gennaio)
Lettura del libro del Siracide 44, 1. 19a. 22-23
Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, / dei padri nostri nelle loro generazioni. / Abramo fu grande padre di una moltitudine di nazioni. / Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa / grazie ad Abramo, suo padre. / La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza / Dio fece posare sul capo di Giacobbe; / lo confermò nelle sue benedizioni, / gli diede il paese in eredità: / lo divise in varie parti, / assegnandole alle dodici tribù.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 2, 13-14. 23-28
In quel tempo. Il Signore Gesù uscì lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Continua l’elogio degli uomini illustri del Siracide e tocca ora ai tre patriarchi della storia antica d’Israele: Abramo, padre nella fede, Isacco, figlio della promessa, Gicacobbe, padre delle dodici tribù; tutti e tre accompagnati dalla benedizione di Dio perché trovati degni di iniziare quel progetto universale di salvezza che, dal cielo, è sceso sulla terra.
Gesù continua a camminare, non si ferma facilmente: così incrocia Levi e lo chiama a seguirLo e lui senza indugi lascia la sua sicurezza per stare con quel Rabbi; chissà quale “potere” deve aver avuto Gesù per suscitare una prontezza di risposta del genere!
Ma non è finita: già i farisei sono in guardia e colgono questo gruppetto di “neofiti” nella loro disobbedienza alla legge; non si può lavorare e nemmeno fare nessuna attività in giorno di sabato, fosse anche raccogliere delle spighe per masticarle! Gesù coglie l’esagerazione di questa denuncia e sottolinea con autorità che l’uomo sta al centro di tutto, la creatura e non la legge! Ma l’uomo che vive un corretto rapporto con il Creatore e con il creato, proprio cone all’origine.
Sia questo il nostro desiderio: scorgere il passaggio di Gesù che ci richiama alla bellezza e alla semplicità di un rapporto con Lui e con le cose che ci porta lontano.
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