La Parola che conta: Natale del Signore – notte

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 1, 9-14

In quel tempo. / Veniva nel mondo la luce vera, / quella che illumina ogni uomo. / Era nel mondo / e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; / eppure il mondo non lo ha riconosciuto. / Venne fra i suoi, / e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto / ha dato potere di diventare figli di Dio: / a quelli che credono nel suo nome, / i quali, non da sangue / né da volere di carne / né da volere di uomo, / ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne / e venne ad abitare in mezzo a noi; / e noi abbiamo contemplato la sua gloria, / gloria come del Figlio unigenito / che viene dal Padre, / pieno di grazia e di verità.

 

Con lo stile proprio di Giovanni, entriamo nel Mistero dell’Incarnazione e della rivoluzione che ha portato nel nostro modo di vivere, di pensare, di guardare il mondo.

Rivoluzione perché mai prima d’ora un Dio aveva scelto di scendere dalle altezze per venire ad abitare in mezzo alle creature: abitare dice lo stare, non una semplice toccata e fuga, ma una comunione in piena regola!

Rivoluzione per la scelta di non imporre la sua presenza, ma di proporsi lasciando l’uomo libero di credere o meno: la vera libertà è quella che si fonda sulla fiducia e sulla disponibilità alla conversione, al cambiamento anche delle proprie idee e attese!

Rivoluzione perché questa presenza ha riaperto la strada del cielo, dando a ciascuno di noi il potere di diventare a nostra volta figli di Dio, attraverso il Figlio dell’Uomo: è così che possiamo tornare alla nostra origine ogni volta che lasciamo nascere in noi Gesù!

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