La Parola che conta: Domenica 22 dicembre 2013, “dell’Incarnazione” o Divina Maternità di Maria
Lettura del profeta Isaia 62, 10 – 63, 3b
In quei giorni. Isaia disse: «Passate, passate per le porte, / sgombrate la via al popolo, / spianate, spianate la strada, / liberatela dalle pietre, / innalzate un vessillo per i popoli». Ecco ciò che il Signore fa sentire / all’estremità della terra: / «Dite alla figlia di Sion: / “Ecco, arriva il tuo salvatore; / ecco, egli ha con sé il premio / e la sua ricompensa lo precede”. / Li chiameranno “Popolo santo”, / “Redenti del Signore”. / E tu sarai chiamata Ricercata, / “Città non abbandonata”». «Chi è costui che viene da Edom, / da Bosra con le vesti tinte di rosso, / splendido nella sua veste, / che avanza nella pienezza della sua forza?». / «Sono io, che parlo con giustizia, / e sono grande nel salvare». / «Perché rossa è la tua veste / e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel torchio?». / «Nel tino ho pigiato da solo / e del mio popolo nessuno era con me».
Salmo
Sal 71 (72)
® Rallegrati, popolo santo; viene il tuo Salvatore.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero e abbatta l’oppressore. ®
Scenda come pioggia sull’erba,
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. ®
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra. ®
Epistola
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 4, 4-9
Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Luca 1, 26-38a
In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
La profezia di avvera: la tradizione riconosce nella figlia di Sion Maria che accoglie Gesù nella sua carne e lo fa nascere a questo mondo. Colui che viene è “grande nel salvare” e ha la veste tinta di rosso, come uno che pigia l’uva: immagini pofetiche e poetiche per indicare il nome di Gesù (Dio salva) e la sua missione (“io sono la vite”).
Lo slancio di entusiasmo che muove Paolo è motivato dalla certezza che il Signore è vicino: ecco il motivo dell’allegria e dell’entusiasmo! Ecco il motivo della festa, il festeggiato! Questo entusiasmo lascia spazio allo Spirito che custodisce i cuori nella pace e nella gioia: solo così cresce ogni cosa buona, bella, giusta e vera, solo con questi presupposti.
Un cuore che attende è capace di turbamento che si apre allo stupore e al “sì”, un cuore come quello di Maria: il racconto della sua vocazione, della sua chiamata si muove intorno al centro della vita di ogni uomo e di ogni donna. Solo la disponibilità del cuore, accompagnata dall’apertura della mente e dal coraggio di affidarsi anche quando tutto non ci è proprio chiaro, porta ad una gioia diversa e ad un “salto della fede”: così possiamo far nascere dentro di noi la presenza, in spirito e verità, di Gesù. ANche per noi, così, sarà Natale!
Lascia un commento