La Parola che conta: Martedì 13 novembre 2012

LETTURA

Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 21, 9-14

In quel giorno. Venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello». L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.

 

 

SALMO

Sal 44 (45)

®  Il Signore ama Gerusalemme come una sposa.

Liete parole mi sgorgano dal cuore:

io proclamo al re il mio poema.

Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato

con olio di le

tizia, a preferenza dei tuoi compagni.

Alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir. ®

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:

dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

il re è invaghito della tua bellezza.

È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

 

Gli abitanti di Tiro portano doni,

i più ricchi del popolo cercano il tuo favore. ®

Entra la figlia del re: è tutta splendore,

tessuto d’oro è il suo vestito.

È condotta al re in broccati preziosi;

dietro a lei le vergini, sue compagne,

a te sono presentate;

condotte in gioia ed esultanza,

sono presentate nel palazzo del re. ®

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Matteo 24, 45-51

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo

dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e  gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

 

La città Santa e la Sposa dell’Agnello non sono solamente un luogo fisico ma anche e soprattutto spirituale: quando credere che essere fisicamente a Gerusalemme garantisce come un talismano e protegge da male, vuol dire che la fede viene meno e non e’ pronta ad accogliere la sorprendente rivelazione di Dio. Così il Vangelo ci ricorda quale atteggiamento dobbiamo tenere per essere pronti e rispondere a Gesù che viene: la vigilanza costante ci aiuta a non smarrire il desiderio di stare in Lui come amanti e amati.

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