La Parola che conta: Lunedì 12 novembre 2012
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 20, 1-10
In quel giorno. Vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni – a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare – e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi quelli che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni. Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra: il loro numero è come la sabbia del mare. Salirono fino alla superficie della terra e assediarono l’accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.
SALMO
Sal 148
® I cieli e la terra cantano la gloria di Dio.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere. ®
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore. ®
Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino. ®
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 24, 42-44
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
La difficile interpretazione del brano dell’Apocalisse di oggi trova nelle parole di Gesù uno spunto per rileggerla e trarne almeno qualche spunto per la nostra riflessione.
La sensazione che il Male, pur forte e diffuso, non potrà vincere alla fine di tutto diventa una certezza di fronte all’annuncio della venuta del Figlio dell’Uomo in maniera sorprendente: la prima indicazione che possiamo ricavare è che rimanendo fedeli e perseveranti nella testimonianza di Gesù possiamo pagare a caro prezzo in questo mondo la nostra decisione, ma il nostro sacfricio (già compreso in quello dell’Agnello di Dio) diventa chiave per aprire la porta della vita nuova che non ha mai fine.
Quale atteggiamento allora avere già fin d’ora? Gesù lo dice espressamente: “Tenetevi pronti, vegliate!”. Essere pronti e vegliare sono sinonimi e lo siamo realmente quando la nostra vita è guidata non da una generica “idea di Dio”, ma dall’esperienza di conoscerlo, ascoltarlo e seguirlo.
Lascia un commento