La Parola che conta: Mercoledì 24 ottobre 2012
Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 1,10; 2, 8-11
Nel giorno del Signore udii una voce potente che diceva: / All’angelo della Chiesa che è a Smirne scrivi: / “Così parla il Primo e l’Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita. Conosco la tua tribolazione, la tua povertà – eppure sei ricco – e la bestemmia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma sono sinagoga di Satana. Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte”».
SALMO
Sal 16 (17)
® Signore, veri e giusti sono i tuoi giudizi.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno. ®
Dal tuo volto venga per me il giudizio,
i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte,
provami al fuoco: non troverai malizia. ®
Seguendo la parola delle tue labbra,
ho evitato i sentieri del violento.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno. ®
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 7-13
In quel tempo. Il Signore Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Inizia la rivelazione alle sette Chiese indicate dal Figlio dell’Uomo, una rivelazione personalizzata a seconda di ciò che ogni comunità sta vivendo in quel preciso momento: lo sguardo “dall’alto”, lo sguardo di Dio è capace di entrare nel cuore della vita, dividendo le buone dalle cattive intenzioni; così si diventa capaci di accettare un’indicazione autorevole che salva la vita e non permette di perdersi per sempre (potrebbe essere questo il significato della frase finale: il vincitore non affronterà la seconda morte).
Gesù, dopo aver chiamato “i suoi”, detta anche le condizioni per questa missione di inizio: ci vuole sobrietà, non bisogna essere appesantiti per percorrere molta strada, e soprattutto occorre farsi vicini all’uomo, entrare in relazione e confidenza con quanti dimostrano accoglienza non solo alla persona ma soprattutto all’annuncio che viene portato. Pensiamo al nostro sopstarci nel mondo come ad una missione continua: quale lo stile del nostro andare in giro?
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