La Parola che conta: Mercoledì 4 settembre 2024 (rito ambrosiano)
Mercoledì della settimana della I Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
4 Settembre 2024, memoria facoltativa di santa Rosalia
LETTURA 1Pt 1, 22 – 2, 3
Lettura della prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, dopo aver purificato le vostre anime con l’obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna. Perché «ogni carne è come l’erba e tutta la sua gloria come un fiore di campo. L’erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno». E questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato. Allontanate dunque ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza. Come bambini appena nati desiderate avidamente il genuino latte spirituale, grazie al quale voi possiate crescere verso la salvezza, se davvero avete gustato che buono è il Signore.
SALMO Sal 33 (34)
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire. R
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. R
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia. R
VANGELO Lc 16, 9-15
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
L’amore fraterno del quale parla Pietro è fondato sulla vita spirituale: essa è animata dallo Spirito che abita in ogni credente in forza del battesimo ricevuto; ma questa vita ha bisogno di essere alimentata da quel “latte spirituale” e da quel cibo solido che sono la Parola di Dio e il Vangelo in particolare, oltre che ovviamente i sacramenti nella Chiesa.
L’attaccamento al denaro, così come l’attaccamento agli oggetti e alle cose della terra, distrae dalla vera finalità della vita che è essere riconoscenti di averla ricevuta e quindi corrispondere con fedeltà a tale dono, rendendo così gloria a Dio: la fedeltà nel poco, la libertà dalle piccole cose, ci dice Gesù, è via maestra per essere veramente fedeli e liberi nelle grandi cose. Chiediamo al Signore Gesù di ispirare e sostenere in noi veri e propri cammini spirituali di riconoscenza, fedeltà, gratuità e libertà.
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