La Parola che conta: Venerdì 14 giugno 2024 (rito ambrosiano)

Venerdì della settimana della III Domenica dopo Pentecoste

Memoria facoltativa del Beato Mario Ciceri, sacerdote

LETTURA Nm 33, 50-54
Lettura del libro dei Numeri

In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè nelle steppe di Moab, presso il Giordano di Gerico, e disse: «Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando avrete attraversato il Giordano verso la terra di Canaan e avrete cacciato dinanzi a voi tutti gli abitanti della terra, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e devasterete tutte le loro alture. Prenderete possesso della terra e in essa vi stabilirete, poiché io vi ho dato la terra perché la possediate. Dividerete la terra a sorte secondo le vostre famiglie. A chi è numeroso darai numerosa eredità e a chi è piccolo darai piccola eredità. Ognuno avrà quello che gli sarà toccato in sorte; farete la divisione secondo le tribù dei vostri padri”».

SALMO Sal 104 (105)

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto. R

È lui il Signore, nostro Dio.
Si è sempre ricordato della sua alleanza,
quando disse: «Ti darò il paese di Canaan
come parte della vostra eredità». R

Ha dato loro le terre delle nazioni
e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,
perché osservassero i suoi decreti
e custodissero le sue leggi. R

VANGELO Lc 6, 20a. 36-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

L’ingresso nella terra promessa diventa per il popolo d’Israele un momento fondamentale di dimostrazione di fedeltà nei confronti del Signore e di distanza nei confronti dei culti appartenenti ad altri popoli: gli idoli devono essere distrutti, secondo il comando di Dio che dice di non farsi nessun idolo. Anche la divisione della terra dovrà essere fatta secondo un criterio concreto di giustizia che tenga conto del numero di appartenenti a quella tribù per permettere a ciascuna di essere una vita dignitosa.

Continua il discorso che Gesù ha iniziato con le beatitudini, passando ai guai ed ora affrontando il tema centrale della sua predicazione della misericordia divina. E’ possibile essere misericordiosi a patto di esserlo come il nostro Padre: una misericordia infinita, fatta di amore senza misura e sempre pronta ad accogliere chi torna a Lui pentito. Ma c’è di più: Gesù chiede di non giudicare, di non condannare e di perdonare perché, per reciprocità, sarà fatto anche a noi quello che avremo fatto agli altri (la legge dell’amore, la legge suprema). Infine il Signore parla della generosità nel dare: anche qui vale la “regola” della misura data e poi ricevuta. Il motore di tutto questo sta nell’amore misericordioso che ci precede: quello del Padre che giunge per mezzo del Figlio e dello Spirito.

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