La Parola che conta: Venerdì 24 maggio 2024 (rito ambrosiano)

Venerdì della settimana dopo Pentecoste

Memoria facoltativa di san Gregorio VII, papa

LETTURA Es 19, 20-25
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Il Signore scese sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì. Il Signore disse a Mosè: «Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti ne cadrà una moltitudine! Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si santifichino, altrimenti il Signore si avventerà contro di loro!». Mosè disse al Signore: «Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertito dicendo: “Delimita il monte e dichiaralo sacro”». Il Signore gli disse: «Va’, scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro!». Mosè scese verso il popolo e parlò loro.

SALMO Sal 14 (15)

Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.

Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sulla tua santa montagna?
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore. R

Non sparge calunnie con la sua lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore. R

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre. R

VANGELO Lc 6, 12-16
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Il libro dell’Esodo parla chiaro: non si può avere a cha fare direttamente con il Dio del Sinai, solamente Mosè ed Aronne possono ascendere e rimanere alla Sua presenza come veri mediatori per il popolo; nemmeno i sacerdoti possono accedere al monte santo. Ancora una volta viene ribadita la funzione fondamentale di Mosè, insieme a quella di Aronne costituito sacerdote per Dio, per sottolineare l’alterità dell’Altissimo al quale si può giungere attraverso qualcun altro, designato, mai direttamente.

Anche Gesù, come Mosè ed Aronne, ascende sul monte per pregare il Padre, ma è un ascendere diverso e porta un frutto nuovo: la sua preghiera apre alla chiamata, tra i suoi discepoli, dei dodici che saranno chiamati Apostoli; così anche questi possono ascendere al monte per stare con Gesù e imparare da Lui quale rapporto avere con Dio, con il Padre. Se Dio ci ama sempre per mezzo di qualcuno, noi abbiamo la possibilità di pregarLo e di averLo con noi.

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