La Parola che conta: Mercoledì 15 maggio 2024 (rito ambrosiano)

Mercoledì della VII settimana di Pasqua

LETTURA Ct 1, 5-6b. 7-8b
Lettura del Cantico dei Cantici

Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come le cortine di Salomone. Non state a guardare se sono bruna, perché il sole mi ha abbronzato. Dimmi, o amore dell’anima mia, dove vai a pascolare le greggi, dove le fai riposare al meriggio, perché io non debba vagare dietro le greggi dei tuoi compagni? Se non lo sai tu, bellissima tra le donne, segui le orme del gregge.

SALMO Sal 22 (23)

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Oppure Alleluia, alleluia, alleluia.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome. R

Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. R

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. R

EPISTOLA Ef 2, 1-10
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri. Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

VANGELO Gv 15, 12-17
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

“Se non lo sai tu, bellissima tra le donne, segui le orme del gregge”: per sapere dove si trova l’Amato e stare con Lui occorre seguire le orme del gregge perché egli è il buon pastore che le cura, le conduce e le protegge.

“Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati”: Dio non bada alla nostra esistenza quando questa inconsciamente è diretta al Male o quando non sa distinguere tra Bene e Male; egli offre la sua misericordia, della quale è ricco, e grazia al suo grande amore, quindi non a nostri meriti, ci chiama e richiama dalla morte alla vita, dalla perdizione alla salvezza. “Per grazia siete salvati”: per ben due volte Paolo afferma questa verità di fede. A noi il compito, ogni giorno, di rinnovare questa fede in Dio.

Il comando di Dio, espresso da Gesù durante i discorsi ai suoi discepoli nell’Ultima cena, è quello dell’amore reciproco sul sul esempio di vita e testimoniato più dai fatti che dalle parole; tale amore è quel dare la vita per i propri amici che diventa, un po’ alla volta, senso di appartenenza, obbedienza, confidenza con Lui e con il Padre, testimonianza efficace, domanda esaudita.

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