La Parola che conta: Sabato 20 aprile 2024 (rito ambrosiano)
Sabato della III settimana di Pasqua
LETTURA At 9, 17-25
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo» E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?». Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.
SALMO Sal 65 (66)
Grandi sono le opere del Signore.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia
Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! R
A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno. R
EPISTOLA 1Cor 12, 21-27
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.
VANGELO Gv 6, 30-35
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. La folla disse al Signore Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
La conversione di Saulo è un cambiamento repentino e improvviso, frutto della scelta libera da parte del Signore: così Anania è strumento di salvezza portandogli la luce agli occhi e il dono del battesimo in attesa di ricevere la pienezza dello Spirito santo. Fin da subito Saulo predica Gesù Cristo come Figlio di Dio gettando confusione su di sé: è lo stesso Saulo di prima? No, più di qualcosa è cambiato tant’è che ne va della sua stessa vita e, per questo, si mette in salvo.
La similitudine del corpo nelle sue membra con l’esperienza della fede che è credere in Gesù Cristo e dunque far parte del suo “corpo mistico” che è la Chiesa è efficace per rilevare quanta comunione dovrebbe esserci tra tutti i fedeli: le divisioni non dovrebbero esistere, altrimenti il corpo si smembra e non è più! Quanto bisogno anche oggi noi tutti abbiamo bisogno di questo richiamo di Paolo! Troviamo in Gesù Cristo l’unità e la comunione?
Gesù si rivela come il pane della vita che nutre e disseta per sempre: il dialogo con i suoi interlocutori, come la folla, non è facile perché non è capace di leggere immediatamente i segni (in questo caso il segno della moltiplicazione dei pani); Gesù dunque esplicitamente si dichiara quel pane che è vita eterna e che, più della manna nel deserto (anch’essa donata da Dio per mezzo di Mosè), è pane vero disceso dal cielo per dare la vita vera al mondo.
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