La Parola che conta: Giovedì 18 aprile 2024 (rito ambrosiano)

Giovedì della III settimana di Pasqua

Memoria di san Galdino, vescovo

LETTURA At 9, 1-9
Lettura degli Atti degli Apostoli

In quei giorni. Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.

SALMO Sal 26 (27)

Tu sei la mia luce e la mia salvezza, Signore.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? R

Quando mi assalgono i malvagi
per divorarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere. R

E ora rialzo la testa
sui nemici che mi circondano.
Immolerò nella sua tenda sacrifici di vittoria,
inni di gioia canterò al Signore. R

VANGELO Gv 6, 16-21
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

L’inizio della conversione di Saulo è solo per iniziativa del Signore: è Lui che lo avvolge di luce, gli parla e lo chiama a sé; non sappiamo, ma possiamo presumerlo, se Saulo avesse un desiderio nascosto di fede, sicuramente di ricerca della verità e di autenticità. Un articolare interessante: chi lo accompagna sente la voce ma non vede la luce, forse perché possano attestare di aver sentito le parole rivolte al chiamato mentre la luce è riservata a Saulo che, nel frattempo, perde momentaneamente la vista.

Da sempre nell’antichità il mare, spazioso e vasto, è stato visto come il mistero della vita intera. In questa scena i discepoli faticano ad attraversare il mare (la vita) e così viene loro incontro Gesù: alla sua vista hanno paura (non lo conoscono ancora a sufficienza) ma Lui, subito, li incoraggia con parole che Dio padre ripete da sempre: “Sono io, non abbiate paura!”. Prendere con sé nella propria barca (la propria vita personale) Gesù vuol dire percorrere il cammino nella sicurezza e arrivare alla meta.

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