La Parola che conta: Martedì 27 febbraio 2024 (rito ambrosiano)

Martedì della II settimana di Quaresima

GENESI 13, 1b-11
Lettura del libro della Genesi

In quei giorni. Lot era con Abram. Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. Abram si spostò a tappe dal Negheb fino a Betel, fino al luogo dov’era già prima la sua tenda, tra Betel e Ai, il luogo dove prima aveva costruito l’altare: lì Abram invocò il nome del Signore. Ma anche Lot, che accompagnava Abram, aveva greggi e armenti e tende, e il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot. I Cananei e i Perizziti abitavano allora nella terra. Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra». Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte – prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra – come il giardino del Signore, come la terra d’Egitto fino a Soar. Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro.

SALMO Sal 118 (119), 33-40

Guidami, Signore, sulla tua via.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R

Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.
Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
e non verso il guadagno. R

Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,
fammi vivere nella tua via.
Con il tuo servo mantieni la tua promessa,
perché di te si abbia timore. R

Allontana l’insulto che mi sgomenta,
poiché i tuoi giudizi sono buoni.
Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia. R

PROVERBI 5, 15-23
Lettura del libro dei Proverbi

Figlio mio, bevi l’acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo, perché non si effondano al di fuori le tue sorgenti e nelle piazze i tuoi ruscelli, ed essi siano per te solo e non per degli estranei che sono con te. Sia benedetta la tua sorgente, e tu trova gioia nella donna della tua giovinezza: cerva amabile, gazzella graziosa, i suoi seni ti inebrino sempre, sii sempre invaghito del suo amore! Perché, figlio mio, perderti per la straniera e stringerti al petto di una sconosciuta? Poiché sono davanti agli occhi del Signore le vie dell’uomo, egli bada a tutti i suoi sentieri. L’empio è preda delle sue iniquità, è tenuto stretto dalle funi del suo peccato. Egli morirà per mancanza d’istruzione, si perderà per la sua grande stoltezza.

VANGELO Mt 5, 31-37
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno».

Abramo si divide dal nipote Lot come scelta di buon senso e di sussistenza per entrambe le famiglie: il secondo si stabilisce nella valle del Giordano, vicino a Sodoma e Gomorra, le due famose città che saranno distrutte dal fuoco divino per indegnità e mancata conversione.

Continua insistente l’istruzione del libro dei Proverbi sul custodire con fedeltà il rapporto con la persona amata, senza traviare e andare incontro alle malìe della straniera: tale è anche immagine della fedeltà che Dio nutre per il suo popolo, e tale deve essere corrispondente la fedeltà del popolo al suo Dio. L’empietà, l’iniquità, la mancanza di istruzione, la stoltezza… sono tutte funi strette del peccato: è significativa e calzante questa immagine!

Continua il discorso della montagna con le esigenze proprie che sono al conseguenza della scelta di seguire Gesù, rispondendo alla sua chiamata, e dunque di mettere al centro il Vangelo e la sua Parola. Così l’amore fedele, il non giurare affatto, il parlare poco e chiaramente sembrano leggi eccessivamente severe e dure da rispettare, in realtà mirano a far passare un concetto e una esperienza di fede e di libertà che sono vitali per la propria esistenza: l’amore fedele è quello che da Gesù proviene e trova la sua fonte, la fedeltà di Dio è al posto del giuramento umano, la Parola cerca è di chi ascolta anzitutto e poi parla, misuratamente.

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