La Parola che conta: Martedì 30 gennaio 2024 (rito ambrosiano)
Martedì della settimana della IV Domenica dopo l’Epifania
30 Gennaio 2024
LETTURA Sir 36, 1-19
Lettura del libro del Siracide
Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda, infondi il tuo timore su tutte le nazioni. Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza. Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così davanti a noi móstrati grande fra di loro. Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore. Rinnova i segni e ripeti i prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro. Risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira, distruggi l’avversario e abbatti il nemico. Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento, e si narrino le tue meraviglie. Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo. Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: «Non c’è nessuno al di fuori di noi». Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro l’eredità come era al principio. Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome, d’Israele che hai reso simile a un primogenito. Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme, luogo del tuo riposo. Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese e il tuo popolo della tua gloria. Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio, risveglia le profezie fatte nel tuo nome. Ricompensa coloro che perseverano in te, i tuoi profeti siano trovati degni di fede. Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo, e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.
SALMO Sal 32 (33)
Retta e la parola del Signore e fedele ogni sua opera.
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto. R
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini. R
Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere. R
VANGELO Mc 6, 1-6a
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Il Signore Gesù partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
E’ un’accorato appello al Signore quello contenuto nei versetti del Siracide di quest’oggi, un appello e una invocazione forte perché Dio si riveli con quella forza e quella potenza conosciuta già dal suo popolo ed ora impetrata perché sia manifesta e riconosciuta da tutti gli altri popoli. Il linguaggio è ricco, diretto e d’altri tempi: arriva dritto al cuore dell’ascoltatore che, con stupore, riconosce la grande fede che anima l’autore di queste parole: il desiderio è che tutti, a partire da chi ha perseverato nella fede, riconoscano la grandezza del nome di Dio onnipotente e Signore.
Gesù si meraviglia dell’incredulità dei suoi, di quanti pensava lo conoscessero e dunque più facilmente accolto come il benedetto, colui che viene nel nome del Signore: in realtà non è così, a tal punto che dice esplicitamente il Vangelo “lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì”. Bisogna avere cuore, animo e mente aperti ad accogliere la novità che è Gesù per ciascuno di noi, senza nessun pregiudizio.
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