La Parola che conta: Lunedì 8 gennaio 2024 (rito ambrosiano)

Lunedì della settimana della I Domenica dopo l’Epifania

8 Gennaio 2024

LETTURA Sir 24, 1-2. 13-22
Lettura del libro del Siracide

La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: «Sono cresciuta come un cedro sul Libano, come un cipresso sui monti dell’Ermon. Sono cresciuta come una palma in Engàddi e come le piante di rose in Gerico, come un ulivo maestoso nella pianura e come un platano mi sono elevata. Come cinnamòmo e balsamo di aromi, come mirra scelta ho sparso profumo, come gàlbano, ònice e storace, come nuvola d’incenso nella tenda. Come un terebinto io ho esteso i miei rami e i miei rami sono piacevoli e belli. Io come vite ho prodotto splendidi germogli e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza. Io sono la madre del bell’amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza; eterna, sono donata a tutti i miei figli, a coloro che sono scelti da lui. Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei frutti, perché il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi vale più del favo di miele. Quanti si nutrono di me avrànno ancora fame e quanti bevono di me avrànno ancora sete. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà».

SALMO Sal 135 (136)

Il Signore ha creato ogni cosa con sapienza e amore.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Dio degli dèi,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore dei signori,
perché il suo amore è per sempre. R

Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,
perché il suo amore è per sempre.
Ha creato i cieli con sapienza,
perché il suo amore è per sempre.
Ha disteso la terra sulle acque,
perché il suo amore è per sempre. R

Ha fatto le grandi luci,
perché il suo amore è per sempre.
Il sole, per governare il giorno,
perché il suo amore è per sempre.
La luna e le stelle, per governare la notte,
perché il suo amore è per sempre. R

VANGELO Mc 1, 1-8
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaia: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Le immagini con le quali la sapienza parla di sé stessa sono tipiche dell’ambiente mediorientale e mediterraneo: così gli alberi, i fiori e i frutti, così i profumi e gli orizzonti evocati dicono una ricchezza inesauribile, legata alla terra ed elevata sopra di essa. Ciò che colpisce è che la sapienza non sazia mai del tutto e completamente: per noi, discepoli di Gesù sapienza del Padre, vuol dire che non finiremo mai di conoscere Padre e Figlio attraverso lo Spirito e nemmeno ciò che ci circonda vedendolo con gli occhi della sapienza.

L’inizio del Vangelo scritto da Marco ci rimette alla scuola di Giovanni il Precursore: abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci riporti alle radici e ci indichi la strada dell’incontro, sempre nuovo, con il Signore. Che cos’è mai la vita se non un continuo pellegrinaggio verso la pienezza di Dio?

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