La Parola che conta: Lunedì 11 dicembre 2023 (rito ambrosiano)
Lunedì della V settimana di Avvento
Memoria facoltativa di san Damaso I, papa
EZECHIELE 36, 16. 22a. 29-38
Lettura del profeta Ezechiele
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Annuncia alla casa d’Israele: Così dice il Signore Dio: Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le nazioni. Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e i vostri abomini. Non per riguardo a voi io agisco – oracolo del Signore Dio –, sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o casa d’Israele. Così dice il Signore Dio: Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà di nuovo coltivata e si dirà: “La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell’Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate”. Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e coltivato di nuovo la terra che era un deserto. Io, il Signore, l’ho detto e lo farò. Così dice il Signore Dio: Lascerò ancora che la casa d’Israele mi supplichi e le concederò questo: moltiplicherò gli uomini come greggi, come greggi consacrate, come un gregge di Gerusalemme nelle sue solennità. Allora le città rovinate saranno ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore».
SALMO Sal 105 (106)
Benedetto il Signore, Dio d’Israele.
Egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.
Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore. R
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. R
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre. R
PROFETI Os 6, 1-6
Lettura del profeta Osea
In quei giorni. Osea disse: «Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra». Così dice il Signore Dio: «Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti».
VANGELO Mt 21, 33-46
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai capi dei sacerdoti ed agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini? ». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti. Chi cadrà sopra questa pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà, verrà stritolato». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Il profeta Ezechiele porta una parola di speranza e di fiducia al popolo d’Israele: il compimento della purificazione porterà un nuovo inizio con un nuovo regno e un deserto che fiorisce dopo aver emendato tutte le impurità e il peccato di cui si è macchiato con l’infedeltà il popolo di Dio.
Osea esprime con parole sue l’attività del Signore nei confronti del suo popolo: egli punisce, ma anche guarisce; mentre il Signore, per bocca del profeta, afferma che solamente il Suo Amore è forte e fedele, mentre quello del suo popolo è come la rugiada del mattino che presto dilegua.
Gesù non è nuovo nell’insegnamento con le parabole che vogliono provocare gli ascoltatori: in questo caso capi dei sacerdoti e anziani del popolo esprimono un giudizio molto umano che sa di giustizia retributiva (rispondere al male con il male). Il Signore vuole smascherare la loro ipocrisia affermando che bisogna cambiare paradigma: accogliere la pietra di scarto o l’inciampo, che è Lui stesso, per poter fare parte di quel popolo nuovo e di quel regno nuovo che non avrà confini e avrà l’identità di figli di Dio.
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