La Parola che conta: Mercoledì 6 dicembre 2023 (rito ambrosiano)
Mercoledì della IV settimana di Avvento
Memoria di san Nicola, vescovo
EZECHIELE 18, 1-9
Lettura del profeta Ezechiele
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Perché andate ripetendo questo proverbio sulla terra d’Israele: “I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati”? Com’è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà. Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, se non mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d’Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato d’impurità, se non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l’affamato e copre di vesti chi è nudo, se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall’iniquità e pronuncia retto giudizio fra un uomo e un altro, se segue le mie leggi e osserva le mie norme agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, oracolo del Signore Dio».
SALMO Sal 78 (79)
Ci venga incontro, Signore, la tua misericordia.
Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri! R
Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome. R
Perché le genti dovrebbero dire:
«Dov’è il loro Dio?».
Giunga fino a te il gemito dei prigionieri
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte. R
E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode. R
PROFETI Os 2, 16-19
Lettura del profeta Osea
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acor in porta di speranza. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto. E avverrà, in quel giorno – oracolo del Signore – mi chiamerai: “Marito mio”, e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”. Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal e non saranno più chiamati per nome».
VANGELO Mt 21, 10-17
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaredi Galilea». Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. Voi invece ne fate un covo di ladri”». Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto: “Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode”?». Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.
Ezechiele riporta le parola del Signore che, rivolte a Israele, sottolinea la responsabilità personale di ogni scelta e di ogni azione: ciascuno risponde e risponderà per se stesso senza che il male ricada sulle generazioni future. E’ una rivoluzione all’epoca del profeta perché si ribadisce la dignità. soprattutto nel bene ma anche nel male, di ciascuno.
Il profeta Osea introduce il tema della chiamata nel deserto del popolo amato da Dio: Lui solo sarà capace di sedurre e condurre il suo popolo per introdurlo in quei tempi messianici che, annunciati, si compiono nella fedeltà vissuta e celebrata.
Gesù che entra nel tempio e scaccia i venditori ci restituisce una immagine molto umana e molto decisa del Maestro che vuole restituire al popolo la funzione principale di quel luogo: casa di preghiera, rapporto con Dio stesso. E tutto questo viene riconosciuto dai fanciulli che sono al di fuori di ragionamenti fazioni o di parte: loro, o chi ha un animo di fanciullo, riconosce Gesù come figlio di Davide venuto nel nome del Signore.
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