La Parola che conta: Venerdì 13 ottobre 2023 (rito ambrosiano)
Venerdì della settimana della VI Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
Memoria facoltativa di santa Margherita Maria Alacoque
EPISTOLA 1Tm 3, 14 – 4, 5
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Carissimo, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria. Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche, a causa dell’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza: gente che vieta il matrimonio e impone di astenersi da alcuni cibi, che Dio ha creato perché i fedeli, e quanti conoscono la verità, li mangino rendendo grazie. Infatti ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, perché esso viene reso santo dalla parola di Dio e dalla preghiera.
SALMO Sal 47 (48)
La città del nostro Dio è stabile per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra. R
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato. R
Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio;
Dio l’ha fondata per sempre. R
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra;
di giustizia è piena la tua destra. R
Circondate Sion, giratele intorno,
per narrare alla generazione futura:
questo è Dio,
il nostro Dio in eterno e per sempre;
egli è colui che ci guida in ogni tempo. R
VANGELO Lc 21, 34-38
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Durante il giorno insegnava nel tempio; la notte, usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi. E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo.
“Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche, a causa dell’ipocrisia di impostori”: è chiaro e netto il giudizio che Paolo esprime al discepolo Timoteo, avvertendolo di stare in un atteggiamento di vigilanza e di discernimento per poter comprendere da chi e da che cosa allontanarsi per custodire il dono di una fede integra. “ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, perché esso viene reso santo dalla parola di Dio e dalla preghiera”: anche questo principio è importante perché l’Apostolo ci dice che ogni cosa creata deve essere vista e vagliata dalla Parola di Dio e nella preghiera perché solamente in giudizio illuminato e il rapporto con il Signore ci permette di vedere sotto la giusta luce ogni cosa.
“Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Durante il giorno insegnava nel tempio; la notte, usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi”: comprendiamo dove Paolo prende le mosse per raccomandare la vigilanza e il giudizio, proprio dallo stesso Gesù che qui non è “profeta di sventura”, semmai indica con quale atteggiamento vivere per poter riconoscere la Sua Presenza in attesa del suo ritorno, alla fine dei tempi. Ma anche l’indicazione della notte passata nell’orto degli ulivi ci ricorda come Gesù si sia preparato al compimento della sua vita proprio là dove ingaggerà l’ultima lotta: anche noi siamo invitati ad entrare con Lui nell’orto della lotta e della resa alla volontà di Dio.
Lascia un commento