La Parola che conta: Lunedì 10 luglio 2023 (rito ambrosiano)
Lunedì della settimana della VI Domenica dopo Pentecoste
LETTURA Gs 1, 1-5
Lettura del libro di Giosuè
In quei giorni. Dopo la morte di Mosè, servo del Signore, il Signore disse a Giosuè, figlio di Nun, aiutante di Mosè: «Mosè, mio servo, è morto. Ora, dunque, attraversa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso la terra che io do loro, agli Israeliti. Ogni luogo su cui si poserà la pianta dei vostri piedi, ve l’ho assegnato, come ho promesso a Mosè. Dal deserto e da questo Libano fino al grande fiume, l’Eufrate, tutta la terra degli Ittiti, fino al Mare Grande, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini. Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te: non ti lascerò né ti abbandonerò».
SALMO Sal 135 (136)
Rendete grazie al Signore,
il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Dio degli dèi,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore dei signori,
perché il suo amore è per sempre. R
Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,
perché il suo amore è per sempre.
Guidò il suo popolo nel deserto,
perché il suo amore è per sempre.
Colpì grandi sovrani,
perché il suo amore è per sempre. R
Uccise sovrani potenti,
perché il suo amore è per sempre.
Diede in eredità la loro terra,
perché il suo amore è per sempre.
In eredità a Israele suo servo,
perché il suo amore è per sempre. R
VANGELO Lc 8, 34-39
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere l’accaduto e, quando arrivarono dal Signore Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni, vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto riferirono come l’indemoniato era stato salvato. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Egli, salito su una barca, tornò indietro. L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te». E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui.
La promessa di Dio continua rinnovata in Giosuè, dopo la morte di Mosè e l’ingresso nella terra promessa: il Dio dei padri si conferma fedele, misericordioso, giusto e ricco di amore. E tutto questo viene chiesto anche a tutto il popolo che, a ben dire, può essere chiamato popolo di Dio perché cerca di vivere così, come il Suo Signore.
“«Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te». E quello se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù aveva fatto per lui”: chi riceve il dono della guarigione o della liberazione dal male non può tacere ciò che gli è successo, la provvidenza che ha incontrato e che ha cambiato radicalmente la propria vita. E la prima testimonianza è da dare a casa propria riconoscendo quello che Dio ha compiuto nella propria vita: solo così si potrà andare ed essere credibili testimoni di un Dio fedele, attento, guaritore, vicino.
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