La Parola che conta: Venerdì 9 giugno 2023 (rito ambrosiano)

Venerdì della settimana della I Domenica dopo Pentecoste

Memoria facoltativa di san Efrem il Siro, diacono e dottore della Chiesa

LETTURA Es 4, 10-17
Lettura del libro dell’Esodo

In quei giorni. Mosè disse al Signore: «Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono stato né ieri né ieri l’altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua». Il Signore replicò: «Chi ha dato una bocca all’uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore? Ora va’! Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai dire». Mosè disse: «Perdona, Signore, manda chi vuoi mandare!». Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: «Non vi è forse tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui sa parlare bene. Anzi, sta venendoti incontro. Ti vedrà e gioirà in cuor suo. Tu gli parlerai e porrai le parole sulla sua bocca e io sarò con la tua e la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare. Parlerà lui al popolo per te: egli sarà la tua bocca e tu farai per lui le veci di Dio. Terrai in mano questo bastone: con esso tu compirai i segni».

SALMO Sal 98 (99)

Santo è il Signore, nostro Dio.

Il Signore regna: tremino i popoli.
Lodino il tuo nome grande e terribile.
Forza del re è amare il diritto.
Tu hai stabilito ciò che è retto;
diritto e giustizia hai operato in Giacobbe. R

Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
invocavano il Signore ed egli rispondeva.
Parlava loro da una colonna di nubi:
custodivano i suoi insegnamenti
e il precetto che aveva loro dato. R

Signore, nostro Dio, tu li esaudivi,
eri per loro un Dio che perdona,
pur castigando i loro peccati.
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi davanti alla sua santa montagna,
perché santo è il Signore, nostro Dio! R

VANGELO Lc 4, 42-44
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Sul far del giorno il Signore Gesù uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Mosè oppone alla richiesta di Dio il fatto di essere incapace di parlare, come se il Signore non lo sapesse! La reazione molto umana dell’Altissimo, che si incollerisce, è stemperata dalle parole seguenti che indicano in Aronne, il fratello levita, colui che sarà il portavoce, capace di parlare al posto del profeta e legislatore. Sarà questa una indicazione inziale di cosa significa camminare insieme, cioè “sinodo”? Dove non arriva uno, arriva l’altro.

La missione di Gesù è quella di annunciare la buona notizia del regno di Dio, una missione itinerante e senza soste se non per riposare e stare con il Padre: questa missione continua con ciascuno di noi, discepoli del regno, che camminiamo con la Sua Presenza Reale, l’Eucaristia.

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