La Parola che conta: Venerdì 21 aprile 2023 (rito ambrosiano)
Venerdì della II settimana di Pasqua
Memoria facoltativa di sant’Anselmo, vescovo e dottore della Chiesa
LETTURA At 5, 1-11
Lettura degli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Un uomo di nome Anania, con sua moglie Saffìra, vendette un terreno e, tenuta per sé, d’accordo con la moglie, una parte del ricavato, consegnò l’altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ti ha riempito il cuore, cosicché hai mentito allo Spirito Santo e hai trattenuto una parte del ricavato del campo? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e l’importo della vendita non era forse a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Non hai mentito agli uomini, ma a Dio». All’udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. Un grande timore si diffuse in tutti quelli che ascoltavano. Si alzarono allora i giovani, lo avvolsero, lo portarono fuori e lo seppellirono. Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò sua moglie, ignara dell’accaduto. Pietro le chiese: «Dimmi: è a questo prezzo che avete venduto il campo?». Ed ella rispose: «Sì, a questo prezzo». Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati per mettere alla prova lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta quelli che hanno seppellito tuo marito: porteranno via anche te». Ella all’istante cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta, la portarono fuori e la seppellirono accanto a suo marito. Un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in tutti quelli che venivano a sapere queste cose.
SALMO Sal 32 (33)
Il Signore ama il diritto e la giustizia.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R
VANGELO Gv 3, 22-30
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo. Il Signore Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava. Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione. Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».
L’episodio di Anania e Saffira è suggestivo ma va spiegato e contestualizzato, altrimenti richiamo di ricadere nell’errore di credere in un Dio punitivo e vendicativo. La decisione a cuore aperto di mettere in comune tutti i beni con i fratelli e le sorelle deve, nel concreto, essere messo in pratica senza reticenze, altrimenti quel dono è “viziato” in sè stesso: così Anania e Saffira sono vittime di sè stessi, della propria incoerenza e falsità. Il Signore, come abbiamo pregato, ama il diritto e la giustizia e anche l’onestà che è uno dei suoi frutti.
Giovanni Battista, per noi il Precursore, è quell’amico dello Sposo che gioisce perché Lo riconosce e riconosce il Suo tempo: comprende che essendo l’ultimo dei profeti o quell’Elia che deve venire, è giunto il termine della sua missione e del suo tempo, ne ha piena coscienza e per questo afferma che “Lui (l’Agnello di Dio) deve crescere; io, invece, diminuire”. In fondo è anche la nostra missione, la nostra vocazione: incontrare Gesù e farLo incontrare al nostro prossimo.
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