La Parola che conta: Giovedì 9 febbraio 2023 (rito ambrosiano)

Giovedì della settimana della V Domenica dopo l’Epifania

Memoria di santa Giuseppina Bakhita

LETTURA Sir 30, 21-25
Lettura del libro del Siracide

Non darti in balìa della tristezza e non tormentarti con i tuoi pensieri. La gioia del cuore è la vita dell’uomo, l’allegria dell’uomo è lunga vita. Distraiti e consola il tuo cuore, tieni lontana la profonda tristezza, perché la tristezza ha rovinato molti e in essa non c’è alcun vantaggio. Gelosia e ira accorciano i giorni, le preoccupazioni anticipano la vecchiaia. Un cuore limpido e sereno si accontenta dei cibi e gusta tutto quello che mangia.

SALMO Sal 51 (52)

Spero nel tuo nome, Signore, perché e buono.

Perché ti vanti del male, o prepotente?
«Ecco l’uomo che non ha posto Dio come sua fortezza,
ma ha confidato nella sua grande ricchezza
e si è fatto forte delle sue insidie». R

Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà di Dio
in eterno e per sempre. R

Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli. R

VANGELO Mc 8, 10-21
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Il Signore Gesù salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà. Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette ». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

“Non darti in balìa della tristezza e non tormentarti con i tuoi pensieri”: le parole del libro del Siracide non sono un moderno manuale di psicologia per stare bene, bensì una riflessione profonda sulla vita illuminata dalla grazia della fede. Così la confidenza con il Signore porta a illuminare e sostenere ogni ambito della vita a partire da più intimo.

«Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno»: abbiamo già detto come la fede sia l’origine del segno e non viceversa. Per questo motivo Gesù si spazientisce con i suoi interlocutori (prima i farisei che lo mettevano alla prova, poi i discepoli che non comprendono il segno della moltiplicazione) e li invita a riflettere, pensare, avere pazienza e seguirLo con fiducia: il cammino di fede è un cammino che prosegue anche dopo aver incontrato Gesù e averLo riconosciuto Maestro e Signore.

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